Uragano Melissa: distruzione nei Caraibi, vittime e danni gravi mentre si dirige verso le Bahamas
Scritto da Francesco Fellini il 30 Ottobre 2025
L’uragano Melissa sta lasciando dietro di sé una scia di distruzione e paura nei Caraibi. La tempesta, classificata come uragano di categoria 5, ha colpito la Giamaica con venti fino a 295 km/h, uno dei valori più alti mai registrati nella regione. Intere aree sono state distrutte, con blackout estesi e infrastrutture crollate.
Più di mezzo milione di persone è rimasto senza corrente, mentre frane e allagamenti hanno isolato intere comunità. Dopo aver devastato la Giamaica, Melissa ha proseguito verso Cuba, dove sono state ordinate evacuazioni di massa e i venti hanno toccato i 200 km/h. Le piogge torrenziali hanno sommerso villaggi e provocato gravi danni a strade, case e campi agricoli.
Anche Haiti è stata travolta da piogge e inondazioni. Fiumi esondati, quartieri distrutti e numerose vittime hanno reso la situazione drammatica. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di decine di morti e di un numero incalcolabile di senza tetto in tutta la regione caraibica.
Ora Melissa continua la sua corsa verso le Bahamas, mantenendo un potenziale distruttivo elevato. Le autorità locali restano in massima allerta: il rischio di inondazioni e mareggiate rimane altissimo. La tempesta, seppur leggermente indebolita, conserva una forza impressionante, alimentata da acque oceaniche caldissime e da condizioni atmosferiche ideali per il suo rafforzamento.
Le conseguenze sono devastanti. Il turismo, pilastro economico dell’area, è paralizzato. Migliaia di abitazioni e strutture alberghiere risultano distrutte, mentre i sistemi di comunicazione sono in gran parte fuori uso. Si contano miliardi di dollari di danni, ma la perdita più grave resta quella delle vite umane.
Gli esperti sottolineano come fenomeni di questa portata stiano diventando sempre più frequenti e intensi, segno tangibile dell’impatto del cambiamento climatico. Uragani come Melissa dimostrano la fragilità delle regioni costieredi fronte alla potenza crescente degli eventi estremi.
La ricostruzione sarà lunga e complessa, ma il primo passo è garantire soccorso, assistenza e sicurezza alle popolazioni colpite. Mentre il mondo osserva con apprensione, resta viva la speranza che la solidarietà internazionale e la cooperazione scientifica possano aiutare a mitigare i disastri futuri e proteggere chi vive nelle zone più esposte del pianeta.
Radio Eterea continuerà a seguire ogni evoluzione, per dare voce a chi sta vivendo in prima persona questa tragedia umana e ambientale.